Immobili: la CUSTOMER EXPERIENCE ENTRA NEL REAL ESTATE

Con la crisi del 2007 anche il settore Real Estate (Re) residenziale si è trovato, come altri, senza risposte, coinvolto in uno scenario di mercato diverso, molto più selettivo e demanding, che esige alti livelli qualitativi e di processo. Fino a 10 anni fa nel Real Estate non si era infatti mai sentito il bisogno di attivare strategie di marketing e di processo
simili a quelle da tempo adottati nel largo consumo, nella moda, nel food o nell’auto-motive. Nell’attuale panorama di mercato la componente sensoriale ed emozionale pesa tantissimo per influenzare la scelta, in ogni acquisto quotidiano. A rivelarlo ‘City Trends Overview’, il primo market insight firmato Milano Contract District e presentato a Milano. Le dinamiche che si innescano nell’acquirente, infatti, sono molto simili a quelle che si verificano quando si compra un’automobile, un prodotto di arredamento, un paio di scarpe o una borsa. Il cliente è sempre al centro del processo: dalla comunicazione dei valori distintivi che la casa e l’immobile sono in grado di offrire (fase di influenzamento) fino al mantenimento coerente della promessa iniziale tramite una customer experience capace di sostenere la promessa stessa e di far diventare il prospect anche un ambassador della scelta compiuta (fase post-vendita che nell’immobiliare può durare anni e che tocca la liability sia del promotore, che del costruttore che di tutti gli attori coinvolti nel processo).

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